Il verde dei boschi e degli oliveti, le dolci colline dell'Umbria e la campagna con i suoi animali. I prodotti che arrivano dalla terra e dal lavoro manuale. Questo è un vero ritorno alla natura e ai ritmi lenti che la scandiscono.

PERCHÉ MARTINO

Dopo tanti anni d’industria e tanti tentativi di portare il rapporto tra imprenditori e Stato ad un migliore livello qualitativo, il canto delle ragazze, figlie dei nostri contadini, che andavano a raccogliere le fragole o le zucchine mentre io stavo ancora nel lettone della nonna si è rifatto vivo.

L’armonia della villa veneta con il suo parco ed il lavoro che coinvolgeva tutti, proprietari e contadini, grandi e piccoli, governato dalle stagioni e dal tempo, con i suoi ritmi a volte incessanti a volte discreti, le feste a fine raccolti, tutto questo si è come risvegliato nel desiderio di ritrovare, di rivivere i tempi della giovinezza e un ritmo più adatto all’uomo.

L’Umbria l’avevo conosciuta durante il corso per allievi ufficiali degli alpini. Le sue colline e le sue facili ma appaganti montagne mi erano rimaste impresse, così come la sua agricoltura di collina che  non aveva violentato il territorio come in molte parti del mio Veneto; così è emerso forte il desiderio di “rientrare” in un ambiente a me più congegnale.

Ho dovuto però scendere a compromessi con mia moglie che da “cittadina” non voleva rinchiudersi in quello che lei definiva spesso “un eremo” e quindi non un trasferimento definitivo a Martino ma una divisione intervallata con i rientri nel Veneto e con tutti i suoi legami, a partire dai miei figli.

Ho desiderato poi di dividere la bellezza dei luoghi con i visitatori dell’Umbria ed ecco quindi l’apertura di un agriturismo.

SANDRO